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ALESSANDRO COSTARIOL / CODEX

Nel 1799 presso la città di Rosetta venne rivenuta la famosa Stele, ora esposta a Londra. Sulla superficie granitica risalente al 196 a.C. venne inciso lo stesso testo in tre lingue diverse tra cui il greco, l’unica conosciuta al momento della scoperta. 
La straordinaria circostanza, rese perciò possibile, la decodifica della scrittura geroglifica fino ad allora sconosciuta.
Nel caso dell’opera esposta invece, un verso criptato senza un confronto diretto con nessun altro idioma conosciuto, risulta illeggibile. Sepolto nel mistero assoluto.
Si ottiene dunque una decorazione apparentemente priva di significato. Come fosse generata da una macchina, l’opera riflette sul concetto di assenza/digiuno/privazione della lettura e dunque di conoscenza. Soltanto l’artista possiede la chiave di decodifica.

Rosetta is the name of the city where the famous Stone, now exhibited in London, was found in 1799. Its granite surface, dating back to 196 BC, bears an engraved text written in three languages including Greek, the only known at the time of discovery. 
Such extraordinary circumstance hence provided the key for understanding hieroglyphics, which had been incomprehensible until then.
On the contrary, the encrypted verse in the exhibited work is illegible, as it cannot be compared to any another familiar idiom. Buried deep in mystery.
Therefore, the outcome is an apparently meaningless decoration. With its machine-generated feeling, the piece reflects on the absence/fasting/deprivation of intelligibility, and hence on that of knowledge. Only the artist carries the decryption key.